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Paolo Veronese, Matrimonio a Cana, dettaglio
In questo episodio speciale parlo della vita di corte. Ci concentriamo soprattutto sul Rinascimento e vediamo come si comportavano, dove vivevano e come si vestivano gli uomini e le donne
nel 1500.
La vita di corte
Molti capolavori della storia dell’umanità sono nati in un posto che si chiamava “corte”. Se pensiamo alle opere
di Botticeli, Leonardo da Vinci, Michelangelo e molti altri abbiamo molti esempi di arte umanistico-rinascimentale. In questo episodio speciale voglio parlare di alcuni aspetti della vita di corte.
Prima di tutto, che cos’è la corte? La corte in origine è la residenza del re dei Franchi. Ha un significato collettivo questo nome, cioè la corte non è solo un posto, una casa, ma anche tutto un insieme di persone che si prendono cura della vita e degli affari di un sovrano.
Questa struttura arriva da un modello che esisteva nel Medioevo e si chiamava curtis. La curtis, nel Medioevo, era un terreno che comprendeva la casa di un padrone e campi intorno. Questi campi erano coltivati da persone del popolo, che potevano essere libere, semilibere o schiave. La corte aveva confini ed era chiusa. L’intero ciclo di produzione e scambio era nel Medioevo dentro alla curtis. Ancora oggi molte città italiane hanno delle mura antiche che delimitano i confini della città, possiamo pensare alle mura come a un confine di quella che era la corte nel passato.
Poi, nel periodo umanistico – cioè nel 1400 più o meno – e poi nel Rinascimento, la corte diventa un grandissimo centro di elaborazione di cultura.